Pubblicato da: charmatmagazine.it
Se c’è un paradiso, allora ci deve essere anche un custode. Anzi, una custode. Poiché in questo caso il paradiso è rappresentato dalle vigne di “Casa Grazia”, la cantina che, dagli anni ’80 ad oggi, porta avanti con successo il progetto di valorizzazione di un angolo unico, antico, leggendario della Sicilia. E la custode di tutto questo è Maria Grazia Di Francesco. “Madre amorevole” è definita colei che riesce a dare oggi, grazie al fruttuoso lavoro delle sue vigne e dei suoi vignaioli, vini che annunciano prima, e affermano poi, la propria personalità, la propria eleganza, il proprio vigore nell’isola, ed oltre…
Il contesto è quello della Riserva naturale orientata Biviere di Gela. Un’area protetta, che la storia vuole tramandarci come antico luogo paludoso, poi bonificato all’inizio del Seicento dal Duca d’Aragona. Oggi le acque del lago sono salate e lo scenario circostante è quasi africano, tra dune, vento e mare che cullano, coccolano e maturano le uve di Casa Grazia.
È qui che l’idea, il sogno di Casa Grazia si fa realtà. Sessanta ettari a 120m.sul l.d.m. di vigneti, principalmente autoctoni, che danno vini che rappresentano il legame profondo tra chi li custodisce e il suo territorio. I tre vini che abbiamo degustato sono riusciti a darci, anche ad occhi chiusi, la sensazione di dipingere il quadro perfetto di una Sicilia elegante e indimenticabile, che invoglia a restare, per viverla e berla.
“Zahara”, 100% grillo D.o.p. 2019: il nome scelto per questo vino (di origine africana) e il suo significato (“bella e profumata come un fiore…”) preannunciano ciò che i nostri sensi percepiranno. I terreni su cui nasce sono sabbiosi, quasi a volere il mare permeare la “sua” paternità di sapidità e ricordi salmastri… La limpidezza che contraddistingue questo grillo si conferma anche al naso, con sentori netti e decisi: fiori bianchi, note tropicali, poi arancio, gelsomino e, appunto, zagara. L’eleganza unita al carattere è confermata anche in bocca, con un’ottima acidità. Il suo colore, il suo calore unito alla sapidità finale dipingono lo scenario stesso della sua terra… come un raggio di sole che illumina i vigneti affacciati sul mare, brillanti e con un leggero movimento che richiama la brezza marina. È perfetto per esaltare piatti di pesce, magari ascoltando antiche leggende in berbero o in siciliano…
“Laetitya” 100% frappato D.o.p. 2019: ricorda la sabbia quasi rossa e bagnata dal mare che circonda il sud dell’isola. Con l’animo pieno di “letizia”, il suo colore rosso rubino ci trasmette gioia e gli occhi sorridono al piacevole incontro. Per intenderci: anche sulle Alpi o in America, o in altri contesti, sarebbe ugualmente sublime. Ma è incastonato nello scenario della sua “tela” che questo frappato trova tutta la sua potenza, arrivando al naso prima con la dolcezza di frutti rossi freschi, quasi croccanti, poi con richiami ancora più originali, come polvere di caffè. Un’ottima e calibrata persistenza in bocca invoglia ad un altro sorso, e a un altro, e a un altro ancora… sorsi intensi, estesi, come il mare e come il vento, che dondola i vigneti… Dal sapore intenso, fragrante e secco, è un vino con un’ottima persistenza. Perfetto anche col pesce non troppo elaborato, ma soprattutto con verdure, primi e secondi semplici, formaggi e piatti di genuina fantasia, come la sincerità di chi lo produce.
“Adore’” 100% moscato bianco D.o.p. 2019: è prodotto a nord della Riserva, in contrada Passo di Piazza. Qui, già dal nome, entra in gioco l’oro, che rivestiva per il suo colore e la sua preziosità fondamentale importanza negli imperi. Si pensi all’oriente, a Bisanzio, e ancora prima ai Romani… Ecco, questo moscato aggiunge agli elementi di queste vigne l’elegante mineralità e, soprattutto, il sole cocente di questa parte di isola. Ciò che colpisce, appena versato, è infatti la sua luminosità, che dice “Sicilia… Mediterraneo…”. I sentori confermati sono quelli di frutti freschi, poi agrumi verdi, mandarino e cedro, ma anche salvia e zenzero. In bocca è morbido, avvolgente, con una spiccata sapidità sul finale. Ottimo a tutto pasto, ma particolarmente adatto con il pesce e i crostacei.
Autore: Angela Virgillito